A volte il cielo grigio e la pioggia sottile
sembrano accarezzare le piante, i fiori,
i gatti in cerca di riparo, i cani in cerca dei padroni.
Sembrano interrompere la frenesia dei corpi
affaticati sotto la tirannia del sole
che tiene in mano le regole del gioco.
La sabbia sottile si fa strada
fra le strettoie della luce a mezzogiorno
e corre all’orizzonte a consumare
quel residuo di vigore in mezzo ai monti
e li ingravida di lune e nuove albe.
Ma quando piove ho come l’impressione
di ascoltare l’andatura naturale
del tempo non sovrano ma compagno
di un viaggio dentro il pianto universale
di un’umanità che freme in cerca della pace.
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