Dall’ansia e dalla depressione, oggigiorno, si può guarire MA:
spesso terapie psicofarmacologiche inadeguate non solo, com’è ovvio, ostacolano la guarigione, ma possono associare ai sintomi della malattia altri e più complessi sintomi dovuti, sia a effetti collaterali dell’assunzione del singolo farmaco, sia all’interazione tra più farmaci, sia a dipendenza da essi (in primis, per frequenza, da benzodiazepina), sia da assuefazione/sospensione…
Per cui spesso tutto viene enormemente complicato per via di negligenza ed imperizia medica…, al punto tale che, capita -di frequente- che soggetti affetti da queste malattie (ansia e/o depressione) abbiano, tra i tanti sintomi propri della malattia, anche altri e più subdoli sintomi dovuti, invece, proprio alla terapia assunta…
Che succede allora?
Succede allora che -per nulla di rado- si scambiano i sintomi nuovi da assunzione di farmaci inappropriati (per il singolo caso specifico) per persistenza, parziale o totale, della malattia stessa…
Così facendo diventa un enorme vicolo cieco…
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